Studio italiano, atleti professionisti piu' a rischio asma
Roma, 13 giu. (Adnkronos Salute)
Sugli atleti professionisti che hanno sintomi di asma, ma non hanno mai avuto problemi respiratori in precedenza, in passato si è sospettato che potessero aver abusato di farmaci anti-asma per migliorare le proprie prestazioni.
Tuttavia, un nuovo studio condotto da Sergio Bonini del Cnr in collaborazione con il Coni, indica che gli sportivi di mestiere sono più a rischio di malattia proprio per il pesante allenamento cui sono sottoposti.
Parlando al congresso dell'Accademia europea di allergologia e immunologia clinica a Istanbul, gli esperti italiani hanno spiegato di aver esaminato oltre mille atleti europei che hanno partecipato alle Olimpiadi di Pechino e di aver rilevato che il 15% ha avuto problemi di asma rispetto al solo 3-5% nella popolazione generale.
E per Bonini una delle ragioni è che queste persone si spingono ai limiti della loro resistenza. "L'esercizio fisico intenso e prolungato - ha detto l'esperto - è un fattore di stress che riduce il numero di cellule immunitarie che proteggono dalle infezioni e aumenta quelle che causano allergie e asma".
Fra gli altri motivi, anche il fatto che il respiro rapido (iperventilazione) durante lo sport, mantenuto per lunghi periodi, può causare disidratazione.
Un elemento che a sua volta facilita l'improvviso restringimento delle vie aeree (broncocostrizione), 'apripista' dell'asma.