I medici contro l'obesità
"Prescriviamo lo sport"
Tratto da: Internet- La Gazzetta dello Sport.it
Un'indagine dell'Istituto Superiore di Sanità rivela che il 35% dei bambini è sovrappeso o obeso. Le cause sono troppa tv, poca attività fisica e cattive abitudini alimentari. Come prevenzione i medici hanno scelto di inserire lo sport nelle ricette
Lo sport è il miglior modo per prevenire l'obesità nei più giovani.
ROMA, 8 ottobre 2008 - Oggi in Italia c'è un solo farmaco che può combattere l'obesità di un milione di bambini tra gli 8 e i 9 anni: lo sport. Lo dice un'indagine condotta negli ultimi mesi dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), lo ribadiscono i medici di famiglia, pronti a prescrivere l'attività fisica come un vero e proprio medicinale.
UNO SU TRE – Il quadro che emerge nelle scuole italiane è a dir poco preoccupante: oltre un bambino su 3 passa troppe ore davanti a tv e videogiochi, mentre è poco il tempo dedicato allo sport. Le abitudini alimentari squilibrate fanno il resto. Dei 46 mila bambini analizzati, il 35,9% è sovrappeso o obeso (rispettivamente 23,6% e 12,3%), con grandi differenze da regione a regione e tra Sud e Nord Italia: la maglia nera va alla Campania, dove praticamente un piccolo studente su 2 (quasi 200.000 bambini) presenta disturbi fisici legati alla sbagliata alimentazione. Seguono Molise, Calabria e Sicilia (42%), la Basilicata e la Puglia (39%). La medaglia d'oro va, invece, al Piemonte (27%).
MALATTIA - La sottovalutazione del problema da parte dei genitori e le persistenti responsabilità delle scuole danno la misura di quanto ancora in Italia l’obesità non sia percepita come una malattia. Tutta colpa delle cattive abitudini alimentari, da imputare anche alla negligenza dei genitori: l’11% dei bambini non fa colazione la mattina, il 28% la fa in maniera non adeguata, l’82% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante (con snacks ipercalorici e pieni di conservanti), il 23% non consuma quotidianamente frutta e verdura.
PIU' SPORT – Se si aggiunge che solo un bambino su 10 svolge sport in modo adeguato per la propria età, a fronte di comportamenti sedentari (un ragazzino su 4 guarda la tv per 4 ore o più al giorno e uno su 2 ha la televisione in camera) il quadro è completo. “Per questo l'attività fisica in età evolutiva va vista come un vero e proprio farmaco e le scuole si devono impegnare a tenere più aperte le palestre, magari portando l'obbligo dell'educazione fisica settimanale a due ore”. Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini chiama in causa pure il Coni: “In generale, le strutture sportive dovrebbero essere aperte più spesso”.
RICETTA - La svolta potrebbe arrivare grazie ai medici di famiglia che lo scorso fine settimana a Grosseto, nel corso del 1° congresso nazionale dell’area di Medicina dello sport, hanno scelto d'inserire l'attività fisica nella ricetta dei medicinali. “Sport e prevenzione rappresentano il binomio vincente per una migliore qualità di vita. La cultura della prevenzione – afferma il dott. Luigi Gatta, responsabile dell’area di medicina dello sport Simg - sarà sempre più lo strumento portante per aumentare la qualità di vita delle persone e ridurre la comparsa di molte patologie”.
Claudio Lenzi