Il piede e le calzature speciali
La definizione di calzatura speciale viene utilizzata piuttosto correntemente in medicina dello sport: infatti, è stata praticamente ideata e costruita una specifica scarpa per ogni singola disciplina sportiva.
Difficilmente vedremo semplici corridori della domenisenza sgargianti scarpe da jogging o tennisti più o meno accaniti entrare in un campo di terra rossa senza specifiche e obbligatorie calzature.
E qualcuno ha mai pensato di partire per una vacansulla neve per sciare o pattinare senza scarponi? Nella remota ipotesi di settimana bianca tutta sole e pensione completa, almeno un paio di moon-boot in valigia non mancheranno mai.
Nelle varie discipline e attività sportive la calzatura è comunque principalmente legata al concetto di perfor, che per un atleta vuol dire allenamento e gara finalizzato all’ottenimento della migliore prestazione-risultato possibile. Ecco quindi nascere scarpe da cicon attacco incorporato automatico al pedale, o scarpini da calcio con tacchetti smontabili e quindi variabili a scelta, fino a tipologie di calzature adatte a ogni tipo di neve o superficie ghiacciata o a quelle ideate per gli sport estremi.
Per tutti i praticanti si deve comunque considerare semuna calzatura che elimini o riduca anche la fatica e i rischi traumatologici. Tali concetti sono esattamente applicabili durante ogni pratica di movimento quotisvolto per tutte le nostre attività motorie.
È utile distinguere l’attività dall’esercizio fisico:
• l’attività fisica comprende tutti i movimenti del corche comportano un dispendio energetico. Sono comprese le attività quotidiane come le faccende domestiche, la spesa, il lavoro;
• l’esercizio fisico comprende i movimenti ripetitivi programmati e strutturati specificamente destinati al miglioramento della forma fisica e della salute.
Il concetto di calzatura speciale si lega inevitabilmente al tipo di terreno nel quale si svolge la pratica sportiha seguito conseguentemente negli anni tutte le vaimmaginabili dei campi di gara, dal calcio su terra o erba naturale fino a quella sintetica, al basket su cemento o parquet, fino alle attrezzature e materiali adatti a ogni tipo di neve o superficie artificiale.
La scarpa è utile relativamente alle condizioni del tersu cui dobbiamo camminare; sulla moquette di casa, sulla sabbia fresca o su un soffice prato all’inne facciamo volentieri a meno; per strada, in un bosco o sulla neve ne sentiamo la necessità. In termini ancora più drastici, perché il messaggio sia “forte e chiaro”, possiamo affermare che, in realtà, per cambastano i piedi e le scarpe rappresentano solo un ausilio necessario, se pure relativamente scomodo, all’uso dei piedi su superfici sfavorevoli.
Storicamente, però, le prime calzature vennero coper supportare i piedi dei soldati sui terreni di combattimento aspri e contundenti; in un secondo temper merito degli egiziani, ai tempi dei faraoni si cominciarono a preparare i primi calzari per fasciare gambe e piedi anche per protezione termica.
La moda e l’estetica sono criteri di manifattura che si sono aggiunti più recentemente, ma ai giorni nostri è impensabile definire “speciali” gli ultimi modelli di deés con tacco di 8 cm che usano le nostre signoper andare semplicemente a lavorare o a teatro!
Gli uomini, peraltro non meno sensibili ai criteri delle mode correnti, scelgono scarpe traspiranti o imperche non sono, allo stesso modo, definibili “speciali”!
Nei giovani, che sono molto sensibili agli usi e alle mode correnti, è diventato singolare ma caratteristil’uso quotidiano di scarpe sportive anche senza praticare attività fisica, facendo diventare ogni altro tipo di calzatura praticamente improponibile sia per i commercianti sia per i genitori.
Il piede, quindi, costituisce l’ammortizzatore della macchina umana; esso è caratterizzato da un sistema anatomico complesso dotato di solidità, flessibilità e stabilità. In condizioni normali può essere schematicadiviso in una sezione anteriore con caratteristidinamiche e propulsive e una sezione posteriore più statica, per assicurare la posizione eretta del corI tre archi plantari – mediale, laterale e anteriore o trasverso – costituiscono l’architrave alla base dei movimenti del piede sul terreno.
Le condizioni alterate o patologiche delle suddette strutture o il loro cattivo funzionamento rappresental’indicazione principale al trattamento anche con calzature speciali; spesso, però, è necessario studiare l’appoggio del piede staticamente e in movimento per considerare l’uso di ortesi plantari all’interno di scarpe normali, con lo scopo di correggere e rieducare, ove possibile, la postura podalica alterata.
I plantari, di vario tipo e foggia, sono un valido supche ha trovato negli anni proprio nell’attività sportiva il principale impiego e sviluppo per migliorale prestazioni atletiche; col tempo tali plantari hantrovato uso frequente anche nel confezionamento di scarpe ordinarie, diventando una moda fuori dal controllo medico, spesso causa di disturbi a carico del piede e della colonna vertebrale. Il loro uso teraè controverso: le principali obiezioni riguardal’alterazione del sistema propriocettivo del piede e la difficoltà attuativa di un trattamento protratto per dodici mesi l’anno.
Il medico si è disabituato nel tempo a considerare le patologie a eziologia podalica, omettendo talvolta la semplice ispezione anatomica o un banale esame della deambulazione nell’eseguire un esame obiettivo “dedicato”; spesso osservare le calzature indossate dai pazienti e la loro usura nel tempo può rappresenun valido ausilio alla diagnosi.
Il piede non è solo uno strumento di propulsione per il passo, in posturologia è anche un organo di senso, un vero e proprio recettore come l’occhio, la cute, il sistema vestibolare e l’apparato stomatognatico.
La stabilità durante la locomozione è importante in tutte le fasce d’età.
Esistono due strategie per migliorare la stabilità dula locomozione: 1) la costruzione di scarpe che offrono un sostegno ottimale e/o 2) il rafforzamento della muscolatura dell’arto inferiore e del piede.
Il concetto teorico che sta dietro questa costruzione instabile è che si ha un rafforzamento di quei muscoli i quali si trovano nell’immediata vicinanza dell’asse cinetico poiché le forze potenti situate vicino all’asse articolare fanno sì che lo sforzo articolare derivante si riduca notevolmente.
Quando, invece, vengono utilizzate scarpe che offroil massimo di stabilità, i muscoli responsabili delstabilità statica e dinamica vengono indeboliti in quanto non lavorano o lavorano poco.
Questo lavoro di elaborazione, di informazione e di attivazione dei muscoli del piede viene quasi annulladalla suola delle scarpe.
La giusta calzatura, se usata correttamente, è un atdi allenamento, di meccanoterapia e di ginnapropriocettiva.
Quindi, se la calzatura speciale o un’ortesi plantare possono essere considerate una “terapia”, è vero anche, come tali, devono avere una loro corretta prescrizione, precise indicazioni terapeutiche, preper l’uso, possibili interazioni, dose, modo e tempo di somministrazione, un possibile sovradosageffetti indesiderati.
Correre con gambe artificiali può anche essere conun vantaggio, una specie di “doping tecno”!
Oscar Pistorius, un atleta sudafricano amputato a enle gambe, corre i 200 e i 400 metri piani con due protesi in carbonio e riesce a ottenere tempi simili a quelli dei migliori velocisti al mondo. Il Comitato Olimpico Internazionale non gli ha però concesl’autorizzazione a partecipare alle Olimpiadi dei “normodotati” di Pechino 2008.
Pistorius dovrà “accontentarsi” delle Paralimpiadi poié le sue prestazioni si ritengono alterate, come queldi atleti che usano metodologie dopanti.
Camminare meglio permette ai piedi di riassumere la loro funzione di ammortizzatori naturali, proteggendo così schiena e articolazioni, migliorando in tal modo l’equilibrio e la postura.
Una posizione ben eretta è più gradevole esteticarafforza il corpo, ed è più sana.
Camminare con le calzature corrette diventa un beneesercizio:
• si agisce sui muscoli, attivando quelli meno stimotonificando gambe, addominali e glutei;
• aiuta a perdere peso;
• migliora la postura e l’andatura;
• rinforza la muscolatura del bacino;
• migliora il movimento degli apparati muscolare e scheletrico.
Le calzature specifiche aiutano a:
• migliorare le prestazioni fisico-sportive;
• attivare i muscoli meno stimolati;
• migliorare la coordinazione muscolare;
• consentire un allenamento più efficace;
• migliorare la tecnica nella corsa;
• migliorare la stabilità del tronco;
• aumentare la resistenza;
• prevenire infortuni e ridurre i tempi di guarigione.
Esiste, allora, una scarpa speciale o ideale?
Probabilmente no. Esistono modi e metodi per aumenla cura dei nostri piedi, specialmente per coloro che li usano a lungo giornalmente:
• effettuando il rodaggio di ogni scarpa nuova, per ammorbidirla;
• usando misure appropriate per evitare sollecitazioe scivolamenti anomali;
• scegliendo sempre calze adatte e senza cuciture di appoggio del piede, per evitare irritazioni;
• curando la toilette delle unghie seguendo l’arrotondelle dita.
(By L.G.)
Luigi Gatta
Responsabile Nazionale
S.I.M.G./Sport - Roma
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