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L’ obesità degli italiani costa 40 miliardi l'anno.
da: Sanità News del 7/7/2011

La corretta educazione alimentare si puo' tradurre in minori costi per la societa'.

In Italia la spesa sostenuta ogni anno in terapie e cure per patologie cardiovascolari, diabete e tumori e' di 40 miliardi di euro, pari a circa 700 euro a testa.

E anche se negli Usa il fenomeno e' decisamente maggiore, con costi solo per patologie cardiovascolari di circa 473 miliardi di dollari, e' assolutamente urgente intervenire''.  

Lo ha detto il vice presidente del Gruppo Barilla in apertura dei lavori del convegno del Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn) dove e' stato presentato il modello della doppia piramide nell'alimentazione dei bambini e degli adolescenti.

''Un  bimbo su tre e' in sovrappeso e i bambini italiani obesi e in sovrappeso hanno aspettativa di vita - ha sottolineato Barilla - piu' bassa dei genitori.

Dobbiamo, ed e' urgente farlo, progettare un mondo migliore, ognuno per la propria parte.

Noi crediamo  in un approccio multidisciplinare e sentiamo il dovere di diffondere le nostre conoscenze sull'importanza di adottare abitudini alimentari e corrette fino da giovani, evidenziando - tramite il nostro modello della doppia piramide - come gli i cibi per  cui si consiglia un consumo piu' frequente siano quelli che determinano gli impatti ambientali minori''.

Secondo lo studio Bcfn, la composizione ottimale della dieta settimanale di un bambino dovrebbe prevedere un consumo di cereali, soprattutto  integrali, frutta e verdura, latte e latticini tutti i giorni; carne 2-3 volte la settima; pesce almeno 3 volte; legumi almeno 2 volte; formaggi 2 volte e uova 1-2 volte la settimana.

Inoltre, l'apporto calorico quotidiano dovrebbe essere suddiviso su  5 pasti. Anche le tecniche di cottura incidono sulla salute del pianeta: per esempio, impiegare mezzo litro d'acqua per cuocere su un fornello a gas mezzo kg di pasta riduce l'impatto della cottura del 7%, pari a 30 gr. di Co2 equivalente.

E per una dieta  amica dell'ambiente occorre prediligere scelte vegetariane: una pietanza con carne ha un impatto due volte e mezzo superiore rispetto a quella con verdure.  


(n.d.r. by L.G.: nello studio, molto pertinente, non si citano le ricadute economiche anche sulla salute dell'apparato osteocartilegineo delle persone obese, che richiedono quasi sempre  costosi e ripetuti.)



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