Come scegliere l'acqua più adatta per prevenire e rallentare l'osteoporosi?
L'osteoporosi è una condizione caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea a cui si accompagna conseguentemente un aumento del rischio di frattura.
Secondo i dati forniti dalla letteratura, il 20% delle donne italiane tra i 40 e i 79 anni è affetto da osteoporosi.
L'alta prevalenza di tale condizione sottolinea l'importanza di una prevenzione efficace e tempestiva che comprenda innanzitutto un approccio corretto in termini dietetici.
Oltre al consumo di latte e derivati, che forniscono un importante apporto di calcio e vitamina D, è fondamentale scegliere un'acqua minerale adeguata da consumare durante i pasti e nell'arco della giornata.
La scelta in assenza di specifiche patologie, deve ricadere su un'acqua minerale, il cui residuo fisso deve essere tra i 500 e i 1500 mg/l.
Diventa perciò essenziale la lettura dell'etichetta e la corretta interpretazione dei livelli di calcio, sodio, silicio e potassio.
Il calcio è l'elemento principe per la prevenzione dell'osteoporosi in quanto costituisce prevalentemente l'osso.
La sua concentrazione nell'acqua deve essere superiore a 150 mg/l per garantire un buon apporto.
Uno studio condotto recentemente ha evidenziato come il calcio carbonato presente nell'acqua sia effettivamente assorbito dal 30 al 35%.
Questa percentuale risulta essere addirittura maggiore rispetto a quella di latte e derivati (circa il 25%).
Il sodio presente nell'acqua è altresì importante in quanto un apporto troppo elevato provoca un aumento della concentrazione di calcio nelle urine e quindi una diminuzione del suo assorbimento.
Il sodio presente nell'acqua è altresì importante in quanto un apporto troppo elevato provoca un aumento della concentrazione di calcio nelle urine e quindi una diminuzione del suo assorbimento.
La sua concentrazione nell'acqua quindi deve essere inferiore a 20 mg/l.
Per quanto riguarda invece silicio e bicarbonato, ricoprono un ruolo minore ma comunque importante nella prevenzione dell'osteoporosi.
Il silicio in particolare è coinvolto attivamente nell'assorbimento del calcio, per cui è importante scegliere un'acqua che permetta di raggiungere un fabbisogno giornaliero di 30 mg.
In etichetta è importante controllare anche il contenuto di potassio, indispensabile al fine di ridurre gli effetti negativi di una dieta eccessivamente ricca in proteine sul tessuto osseo.
Per approfondire:
1) L. Bacciottini, A. Tanini, A. Falchetti et al. Calcium bioavailability from a calcium-rich mineral water, with some observation method. Journal of Clinical Gastroenterology 2004; 38: 761-6.
2) G.Vezzoli, T. Arcidiacono, M. Puzzovio, S. Mora Studio comparativo dell'effetto a breve termine di due acque minerali sul metabolismo del calcio. Giornale Italiano di Nefrologia. Anno 27 n. 4, 2010.
1) L. Bacciottini, A. Tanini, A. Falchetti et al. Calcium bioavailability from a calcium-rich mineral water, with some observation method. Journal of Clinical Gastroenterology 2004; 38: 761-6.
2) G.Vezzoli, T. Arcidiacono, M. Puzzovio, S. Mora Studio comparativo dell'effetto a breve termine di due acque minerali sul metabolismo del calcio. Giornale Italiano di Nefrologia. Anno 27 n. 4, 2010.
Simone Perna